Il contratto d’affitto con riscatto, che trattiamo in questo articolo, è previsto e disciplinato dall’art 23 del decreto legge n. 133/2014. La norma prevede di stipulare una sorta di contratto preliminare di vendita, con effetto prenotativo dell’acquisto fino a 10 anni; contempla tra le varie condizioni, l’obbligo del venditore di concedere il godimento immediato dell’immobile al conduttore, con l’impegno da parte di quest’ultimo, di versare un canone mensile, il cui importo comprende il corrispettivo per la disponibilità del bene e una quota del prezzo finale di compravendita. La disposizione disciplina altresì le conseguenze a cui conduttore e concedente vanno incontro in caso di inadempimento dell’altra parte.
Si tratta dunque di un contratto che presenta indubbi vantaggi, ma anche potenziali svantaggi per entrambe le parti. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Affitto con riscatto: disciplina
La figura contrattuale dell’affitto con riscatto è disciplinata dall’art. 23 del decreto legge n. 133/2014.
A differenza però del contratto preliminare, il contratto con cui ci sia accorda per l’acquisto a riscatto, può durare fino a un massimo di 10 anni, al fine di prolungare l’effetto prenotativo dell’accordo iniziale. In questo modo il conduttore è tutelato, per il tempo concordato, da eventuali aggressioni di terzi aventi causa o diritto e, come per il contratto preliminare, può tutelarsi con l’azione di obbligo a contrarre.
Risoluzione del contratto
Il comma 2 dell’art 23 del dl 133/2014 prevede che il contratto di affitto con riscatto si risolve se il conduttore non riesce a far fronte al pagamento, anche non consecutivo, di un numero determinato di canoni stabilito dalle parti, non inferiore a un ventesimo del loro valore complessivo. Molto importante quindi che le parti si accordino su questo punto, stabilendo a priori quante rate o ritardi sono ammessi, prima che scatti la risoluzione. In questo caso, ovvero se la risoluzione è imputabile al conduttore, chi ha concesso l’immobile ha diritto alla sua restituzione e all’acquisizione dei canoni a titolo di indennità, a meno che le parti non si siano accordate diversamente nel contratto.
Vantaggi per chi acquista
L’affitto a riscatto è vantaggioso per chi desidera comprare poiché permette di alleggerirsi dall’obbligo di chiedere un mutuo immediato e di valorizzare il pagamento del canone mensile. Non solo, il conduttore in un certo senso ha la libertà, prima di decidere se acquistare o meno la casa, di testarla, avendo il tempo necessario per verificare la presenza di eventuali vizi dell’immobile.
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