Nuova iniziativa per il Trentino, che vede collaborare fianco a fianco Provincia autonoma, comuni e Itea. Questa collaborazione ha un fine comune, ovvero quello del recupero di centri storici, oltre che dal punto di vista immobiliare anche sociale.
In molti comuni del Trentino, si trovano numerosi immobili che si possono facilmente recuperare tramite l'edilizia abitativa pubblica. Il primo a dare il via a questa iniziativa è stato il comune di Brez, che ha consegnato ben sei alloggi a canone sociale. La scelta urbanistica che verrà attuata, sarà quella di non costruire nuovi immobili, evitando così di consumare ulteriormente territorio, ma bensì di recuperare edifici disabitati.
A complimentarsi per l'attuazione di questa iniziativa, è stato l'assessore provinciale all'urbanistica Carlo Daldoss, che ha visto, da parte del comune di Brez, mettere a disposizione più appartamenti che verranno poi gestiti da Itea. L'edificio ospiterà non solo appartamenti attualmente ristrutturati volti all'edilizia abitativa pubblica, ma anche un servizio di tagesmutter a gestione comunale.
Il comune di Brez ha potuto così aderire all'iniziativa grazie all'approvazione del regolamento urbanistico ed edilizio, che ha come cardine il risparmio e il riuso degli immobili nel centro storico. Proprio ribadendo questo principio su cui verte il progetto, l'assessore Daldoss ha presenziato alla consegna delle chiavi dei sei alloggi ristrutturati a canone sociale. Inoltre, a partecipare vi erano anche il sindaco del comune di Brez, Remo Menghini, e il presidente della Comunità della Val di Non, Silvano Dominici.
L'assessore ha ribadito come la realizzazione di tale progetto sia possibile solo sviluppando nuove forme di collaborazione tra i diversi enti quali Provincia autonoma, Comuni e Itea.
L'iniziativa del piccolo comune dell'Alta Val di Non dovrà quindi essere preso d'esempio per i progetti futuri, in quando riassume i cardini principali del progetto, ovvero l'utilizzo di una struttura comunale, applicare una ristrutturazione grazie ai fondi provinciali e in fine dare il tutto in gestione a Itea.