Dopo cinque anni Trento perde il primo posto nella classifica delle città più vivibili del paese: a dirlo è la classifica stilata da ItaliaOggi. Scalzata da Mantova, la città rimane sul podio, seppur al secondo posto, mantenendo comunque standard qualitativi molto elevati: la prima posizione per l’ambiente e la terza per affari e finanza.
Tuttavia alcuni indicatori fanno scendere pesantemente Trento nella classifica: le voci delle variazioni di prezzi al consumo e quella del prezzo per metro quadro di una nuova abitazione (2410 euro) abbassano il tenore di vita, facendo slittare la città dal 46 al 99 esimo posto, posizionandola prima di Napoli, Siena, Rimini, Bologna, Firenze, Bolzano, Roma, Milano e Venezia, centri decisamente più turistici rispetto al nostro capoluogo.
Per gli esperti del settore i dati relativi all’andamento dei prezzi degli immobili sono da intendere in senso positivo: Severino Rigotti, presidente FIMAA Trento (Federazione mediatori agenti d’affari), afferma infatti che il costo elevato degli immobili è indice di un mercato solido, con una domanda elevata. Marco Gabardi, presidente ANAMA Trento (Associazione agenti e mediatori d’affari), tiene a sottolineare la presenza di alcuni fattori in Trentino che vanno a incidere fortemente sul prezzo delle case. Innanzitutto il livello qualitativo standard delle abitazioni è molto più alto: il capitolato prevede materiali come legno per serramenti e tetti, con il conseguente aumento dei prezzi. Altro importante fattore riguarda le aree edificabili, la superficie edificabile di Trento è notevolmente ridotta rispetto a quella di Mantova, il che porta gli immobili a costare il 30 - 40 % in più. Infine in Trentino i prezzi delle case non sono mai crollati, soprattutto in città: nel centro storico e sulla collina Est di Trento si rimane sopra i 3000 euro al metro quadrato, mentre nel 2009 si arrivava addirittura a 5000. Solo in Valsugana o nella Valle dell’Adige ci sono stati dei consistenti ribassi: da 1200-1300 euro a 800- 900 euro al metro quadrato.
La tendenza del mercato è dunque positiva infatti, come precisa Rigotti, la vendita delle case è aumentata nel 2016 del 20%, di cui il 95% a privati. Questo dato consistente dipende dal deprezzamento degli immobili, in particolare l’usato è diminuito di quasi il 50% negli ultimi anni e da un ritorno nella concessione dei mutui.