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Gli agenti immobiliari sono davvero antipatici?

24 aprile 2012
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Agenzia immobiliare a Trento

Interessante iniziativa di studio introspettivo professionale. Un agente immobiliare americano, tal Jonathan Miller ha messo in piedi un sistema di auto-critica e valutazione della categoria professionale alla quale appartiene: quella appunto dei mediatori immobiliari.

Stufo di respirare attorno a se ed al suo settore un'aria di antipatia generale, ha scelto di raccogliere in prima persona i pareri di amici e conoscenti generando un vortice mediatico di notevole impatto.

I risultati finali sono però ottimi ed hanno permesso di anallizzare contemporaneamente i pareri e le sensazioni sia degli agenti immobiliari, sia dei clienti interessati alle compra-vendite.

E se una domanda del genere venisse posta agli acquirenti italiani? Gli agenti immobiliari sono davvero antipatici?


Jonathan Miller è un agente immobiliare americano balzato agli onori della stampa per alcune affermazioni pubblicate sul proprio blog. Stanco delle continue voci che additavano lui ed i suoi “colleghi” mediatori come professionisti notoriamente poco simpatici, si è attivato raccogliendo i pareri di amici e conoscenti per capire se questo suo sentore fosse realmente vero e, qualora lo fosse, per quale motivo la categoria godesse di una fama così poco apprezzabile.

Commenti e risposte non hanno ovviamente tardato ad arrivare e gli interventi più interessanti sono subito stati inseriti nel blog di Miller, generando un'ondata di discussioni giunta in poche settimane fino a noi.

Leggendo tra i numerosi post di risposta, si possono facilmente trovare interventi come questo lasciato da un agente immobiliare: “La gente fondamentalmente odia quello di cui ha paura, e ha paura di quello che non conosce. Odia anche le situazioni in cui non ottiene quello che vuole e valutazioni e compravendite immobiliari sono spesso la summa delle aspettative infrante. Per questo motivo il malcontento viene poi riversato sugli agenti immobiliari o su chi valuta l’immobile.” Dalle parole del professionista, sembra evidente come agenti immobiliari e valutatori dovrebbero (forse) fare in modo di parametrare in maniera corretta le aspettative dei propri clienti.

Una seconda risposta poi, data anch’essa da un agente immobiliare, offre un ulteriore ed interessante spunto: “Purtroppo il settore è invaso da persone di scarsa professionalità che non svolgono il lavoro come andrebbe fatto e, presi dalla fretta di chiudere la transazione, non pongono la dovuta cura nella relazione con il cliente. Ovviamente non si può far nulla per chi ha pretese assurde, ma quando si ha a che fare con persone che stanno affrontando l’acquisto più importante della loro vita non si può ignorare il fatto che si trovino comprensibilmente in un vero e proprio vortice emozionale in cui bisogna assisterli.“

Dal punto di vista dei clienti le opinioni sono ovviamente e fortemente contrastanti: “Il problema principale con gli agenti immobiliari? Semplicemente mi hanno mentito; sull’immobile, sul contratto e su tanto altro.” o ancora: “Si comportava come se io non ci fossi e sembrava dovesse proporre l’immobile solo al mio partner.”

Prima di concludere vorremmo sottolineare come Jonathan Miller non si sia limitato ad offrire uno spazio web su cui far discutere agenti immobiliari e clienti ma sia riuscito ad andare oltre, cercando di comprendere i limiti di una categoria professionale e tentando di approfondire ulteriormente le esigenze della popolazione americana alle prese con l’acquisto o la vendita di un immobile.

Oggi, pur sapendo che il contenuto del blog è scoppiato come una bomba nell’ambiente immobiliare statunitense, esprimiamo il nostro apprezzamento per l’iniziativa portata avanti da Miller: se non altro ha avuto il merito di suscitare una forte riflessione interna, generando un grande dibattito che alla fine ha permesso, a tutta la categoria, di conoscersi meglio è di trarre importanti spunti per migliore ed crescere la qualità del proprio servizio.